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I fossili degli interstrati argillosi

Tipica fillite palmata della specie estinta Acer cf. integrilobum (foto M. Sami).

Samara (frutto alato) di Acer sp. (foto M. Sami).

Frammento di rametto di Chamaecyparis, genere di Cupressacee oggigiorno presenti con areale disgiunto sia in Nordamerica che nell’Asia orientale (foto M. Sami).

Taxodium dubium, specie fossile probabilmente comparabile con l’attuale T. distichum, il cipresso calvo della Florida (foto M. Sami).

 

Daphnogene polymorpha, Lauracea fossile spesso avvicinata all’attuale Cinnamomum camphora (albero della canfora) del Sud Est asiatico (foto M. Sami).

 

Trigobalanopsis rhamnoides è un membro estinto delle Fagacee e viene generalmente considerato un elemento di tipo subtropicale (foto M. Sami).

Impronta e controimpronta di Zelkova zelkovifolia, un’Ulmacea ad affinità asiatica (foto M. Sami).

Pterocarya paradisiaca, Juglandacea asiatica affine all’attuale noce del Caucaso P. fraxinifolia (foto M. Sami).

 

Fillite di Leguminosites sp.1 parzialmente sovrapposta a quella del “noce asiatico” cf. Engelhardia orsbergensis (foto M. Sami).

Impronta fossile del “faggio messiniano” Fagus gussonii (foto M. Sami).

 

Pyracantha sp., un genere attualmente diffuso dall’Europa mediterranea (P. coccinea, l’agazzino) fino al Sud Est asiatico (foto M. Sami).

Due filliti di “querce messiniane”: a sinistra Quercus pseudocastanea, affine all’attuale cerro (Q. cerris), a destra Q. mediterranea, confrontabile con il leccio (Q. ilex) dell’area mediterranea (foto M. Sami).

La fine granulometria del sedimento ha permesso la fossilizzazione di questa controimpronta di ala anteriore destra della “libellula” Oryctodiplax aff. gypsorum. Lunghezza 26 mm (foto M. Sami).

Clupeidae indeterminato ancora in corso di studio (foto A. Benericetti).

Gobiidae indeterminato di grande taglia e, in basso a sinistra, esemplare giovanile di Aphanius crassicaudus (foto M. Sami).

Impronta e controimpronta di Aphanius crassicaudus al momento del rinvenimento (foto M. Sami).

Oreochromis lorenzoi (foto M. Sami).

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